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Analisi del sangue anche per determinare i grassi presenti nell'organismo

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Scritto da

Scripta Firenze Agenzia di comunicazione


Pubblicato il 16/09/2015

Modificato il 11/05/2010

Analisi del sangue: anche per determinare la quantità di trigliceridi presenti nell’organismo.

 

Cosa sono i trigliceridi. I trigliceridi sono sostanze grasse prodotte nel fegato o introdotte con gli alimenti.

 

Il ruolo dei trigliceridi. I trigliceridi hanno la sola funzione di "scorta" di grassi per l’organismo, cioè non forniscono immediatamente energia (come il glucosio) ma vengono utilizzati solo nei momenti di emergenza, cioè quando l’organismo ha bisogno di energia. Essi entrano nell’organismo insieme ai cibi (soprattutto burro, insaccati e formaggi grassi) e non appena l’intestino li assorbe, vengono catturati da particolari proteine, i chilomicroni, e trasportati al fegato e al tessuto adiposo per essere immagazzinati.
Nel momento in cui l’organismo ha bisogno di energia, altre proteine (VLDL, ovvero Very Low Density Lipoprotein) intaccano le scorte e trasportano i trigliceridi in circolo.

 

Valori normali. Sono considerati valori normali quelli che in caso di analisi del sangue risultano compresi tra 40 e 170 mg/dl.
I valori sono molto influenzabili dall’alimentazione immediatamente precedente al prelievo; se si mangiano cibi grassi nei giorni che precedono l’esame, è possibile che il loro livello si alzi; anche l’alcol sortisce questo effetto.
I valori normali per chi pratica attività sportiva vanno da 40 a 150 mg/dl; per un sedentario si può arrivare fino a 200 mg/dl.

 

Cause di valori superiori alla media. Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da alcolismo, da diabete mellito, da epatopatie, da insufficienza renale, da ipotiroidismo, da obesità, da pancreatite acuta. Sono un fattore di rischio perché danneggiano le arterie. Se il loro aumento si associa a forte diminuizione dei valori del colesterolo HDL, rappresentano un pericolo di infarto e ictus.

 

Cause di valori inferiori alla media. Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati da anemia, da contraccettivi orali e gravidanza, da ipertiroidismo, da digiuno prolungato, da malnutrizione, da senilità (alterazioni delle capacità mentali che si verificano in conseguenza dell’invecchiamento), da ustioni.

 

colesterolo HDL link con art. 1 E. 4



Fonti:

- Enciclopedia Giuridica - Ist. della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani - Ed. 2009 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- Enciclopedia della Medicina Italiana - UTET - Ed. 2004 - Ideatore coordinatore scientifico Prof. Luciano Vella
- Nuova Enciclopedia Medica - Edizioni Garzanti Libri - Ed. 1987 - AA.VV.
- Trattato di Medicina Legale e Scienze Affini - Editore CEDAM - Ed. 2009 - Autori: Giusti Giusto





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