disfunzione erettile

Sono di anni 62, alto mt 1,70, sedentario e sovrappeso di circa 10 Kg da circa 10 anni
Intolleranza ai carboidrati da giovane
Diabetico accertato da 6 anni: assumo metformina 850 X 2 volte al di 
Dislipidemico da sempre: assumo fulcrosupra X 1 volta al di da sei- sette anni
Iperteso : lodoz 5 mg X 1 volta al di da sei anni
A seguito di flussometria diagnosticata Vescica da sforzo ben compensata con Ipertrofia prostatica , in trattamento per tre anni con Xatral 10 mg X una volta al di + profluss, da un anno sostituito con  Idi prost gold X una volta al di
Deviazione a destra del pene in prossimità del glande da tre anni.
Sempre da 3 anni calo importante del desiderio sessuale - quasi assenza di erezioni ( salvo la mattina tra le 5 e le 7,30).
Le poche volte che riesco ad avere un rapporto e basta poco per perdere l'erezione.
Ho eseguito il dosaggio del testosterone il cui risultato è 488 (V.N. 200-800).
L'urologo giorni addietro, a seguito di quanto da me riferito, mi ha prescritto eco corpi cavernosi di base e dopo iniezione di farmaco.

Preciso che l'anno scorso ( i problemi già c'erano) ho eseguito controlli cardiologici e oculistici(carotidi, etc, fondo dell'occhio), microalbuminuria- creatinina- azotemia, tutto ok. Solo la glicemia glicosilata sempre entro 6,8 (ultimo esame fine luglio 2016) 15 giorni fa è risultata 7,8.

Preciso altresì che continuo ad avere le erezioni mattutine molto consistenti tanto da consentirmi la normale penetrazione anche se al momento dell'orgasmo la "zona del piacere" è limitata all'area genitale e non come prima all'intero basso ventre.

Ieri ho eseguito lo studio emodinamico dell'erezione dopo farmacoprotesi ( iniezione di caverject 20 micorogrammi direttamente nella parte laterale di un corpo cavernoso) che cosi si esprime ": all'esame obiettivo si rileva che l'asta, nella sua massima espressione erettile non raggiunge neppure blando stato di tumescenza. Il massimo calibro delle arterie misura mm 0,7 a destra e mm 0,8 a sinistra, mentre la velocità di picco sistolico, pur subendo lieve incremento, non supera mai i 10-18 cm/sec.
A carico dell'albuginea di entrambi i corpi cavernosi e verso il III distale si evidenziano minimi fenomeni fibrotici.

CONLUSIONI : Impotenza di origine arteriosa in soggetto diabetico e iperteso in trattamento.

il mio medico dice che all' esame doppler ci sono anche falsi positivi e falsi negativi.

Potrebbe esserci una stenosi arteriosa vista la mia condizione metabolica ? e in tal caso come accertarlo e cosa fare?

Grazie per i suggerimenti e consigli che mi saranno dati.

caro lettore, lei ci fa una èperfetta esposizione della sua storia clinica
per quanto riguarda la funzione erettile sicuramente il diabete e lo ststo ipertensivo e dislipidemico si associano ad una scarsa elasticità delle sue arterie,, specie le più sottili ( quelle del pene) che non riescono a dilatarsi ( in seguito ad un normale stimolo erotico-sessuale) tanto da ttivare una valida erezione.
si tratterebbe di vedere se le sue arterie possano essere indotte a dilatarsi in seguito a stimoli chimici (PGE1-VIAGRA ed analoghi-Vitaros) tanto da consentirle di aavere una adeguata rigidità
La presenza della IPP, le placche fibrose dei corpi cavernosi che possonbo determinare una curvatura dell'asta, sono molto frequenti nei diabetici ed ipertesi e, al dilà della curvatura, possono alterare il meccanismo veno-occlusivo-cavernoso facendo s' che il sangue esca immediatamente dai corpi cavernosi impedendo il raggiungimneto della rigidità e la possibilità di mantenerle.
Le discrete erezioni mattutine confermano tale ipotesi ( semplicisticamente diremo che la vescica piena di urine schiaccia le vene dei corpi cavernosi conosentendo una erezione)
ne parli con un andrologo, magari con capacità chirurgiche. veda www.erezione.org
cari saluti
dr diego pozza, andrologo,roma

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Dr Diego Pozza
Specialista in Andrologia, Endocrinologia, Chirurgia generale, Oncologia
via B.Gozzoli, 82C, 00142 Roma EUR
diegpo@tin.it www.andrologia.lazio.it

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