buongiorno,sono una ragazza di 20 anni, scrivo per esporre un problema che mi porto dietro da un po di tempo ormai :da più di 2 anni ho dolore a partire dal cavo popliteo mediale fino a circa un terzo di gamba nella zona postero- laterale interna, dove si avverte al tatto una specie di cordoncino. Per circa un anno l' algia è stata intensa, ora Il dolore è moderato, salvo alcuni giorni in cui si acutizza; si accentua alla pressione, stando in piedi e molto con il movimento(anche solo dopo una corta passeggiata a passo lento ad es.) Per quanto riguarda gli esami: ho eseguito un'ecografia quest'estate (visto che la RMN è risultata negativa per lesioni al ginocchio) che ha evidenziato la presenza di entesopatia calcifica inserzionale al tendine del muscolo surale, estesa per circa 6 mm. La calcificazione è stata trattata a settembre con ultrasuoni, tecar, laser ed infine con un ciclo di 3 sedute di onde d urto. Più tardi ho ripetuto l esame ecografico che è risultato negativo per lesioni muscolo- tendinee nella zona d interesse, nè si evidenziano più formazioni calcifiche. A quel punto mi sono rivolta ad un ortopedico, il quale mi ha diagnosticato una PROBABILE Sindrome del popliteo consigliandomi dello stretching e del rinforzo muscolare. Penso che all'origine di tutto ci sia stato un sovraccarico funzionale, visto e considerato che ho iniziato ad avvertire i primi dolori dopo aver intensificato gli allenamenti in palestra e piscina piu di 2 anni fa, dolori che ho trascurato per alcuni mesi. Quando poi il dolore è diventato molto insistente anche a riposo, ho interrotto tutto, e da allora non ho più ripreso. Spero di aver esposto il tutto in modo abbastanza chiaro, non mi aspetto ovviamente una diagnosi, bensì un parere al riguardo e un conseguente indirizzamento, visto che pur essendo l'ecografia negativa, la sintomatologia persiste. ringrazio anticipatamente
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buongiorno, in effetti ha fatto parecchio... eco di controllo tutto negativo, ok. adesso quindi non praticando nulla sente sempre questa sofferenza.... formicolio alle dita del piede niente? oppure ha delle manifestazioni ogni tanto? sarebbe opportuno escludere un problema vascolare con un ecocolordoppler partendo dal cavo popliteo...si rivolga al suo medico. magari evitare la palestra, ma in piscina continui ad andare, anche per solo mezzora di attività...2-3 volte la settimana. a presto
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Grazie per la tempestiva risposta. L eco doppler lo ho già effettuato ed è negativo anch'esso. No Formicolio alle dita dei piedi. Lei mi ha consigliato di continuare con la piscina, ma io avverto dolore anche nuotando, non rischierei di allungare ancor più i tempi di guarigione? Pensa possa trattarsi di un' infiammazione cronica tendinea anche se non risulta dagli esami?
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se il dolore è intenso allora nulla, la piscina in questo caso, è intesa come una rieducazione al carico, proprio per non restare ferma...quindi esercizi blandi e carico parziale visto l'inattività. (semisquat, andature sui talloni, sulle punte, etc,) non certo degli allenamenti che effettuava prima. però, se ha dolore anche così allora è giusto un periodo di stop. per non rimanere ferma, se in acqua ha dolore, si può provare ad utilizzare una bike, giusto per mantenere il tono, almeno non sovraccarica il muscolo in stiramento ed applicare degli impacchi d'argilla (al termine della seduta )per togliere infiammazione. ripeto, tutto da valutare durante l'esercizio, poi sicuramente lo stretching migliora l'elasticità, ma deve essere controllato. a presto
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