Salve! Sono una ragazza di 20 anni e sono ancora vergine. Frequento un ragazzo dal mese di ottobre e siamo una coppia fissa ormai. Non mi sono mai innamorata fino ad ora, quindi con lui mi trovo veramente bene. Quando ha scoperto che sono vergine ne è stato felicissimo e mi ha detto che mi avrebbe aspettata fino a quando non mi sarei sentita pronta. Ed è quello che sta facendo. Ma vedo che questo gli fa male e ultimamente lo vedo un pò irritato, quindi gli ho chiesto se questo possa centrare col fatto che noi due non abbiamo ancora fatto l'amore e ha detto di sì, ma che non ha intenzione di mettermi fretta, tanto meno lasciarmi. Semplicemente non ha mai avuto una ragazza vergine nei suoi 24 anni, e che non ha mai dovuto aspettare piú di un mesetto con le sue vecchie ragazze. Non ha mai avuto storie "tanto per" e senza sentimento. Quindi è serio in quello che fa. Il problema sta nella mia chiusura mentale. Non mi sono mancate occasioni in passato, ma evitavo perchè non ero innamorata. Ora lo sono ma sento un blocco lo stesso. Probabilmente è la paura, ma mi sorgono dubbi come anche "è troppo presto?". Quando ci accoccoliamo, sento il desiderio. Ma mi fermo sempre. Aggiungo che ho avuto un'educazione rigida e che riconosco che abbia influito molto sul mio carattere e sulle mie decisioni che riguardano anche la vita privata. Il parere di un esperto mi farebbe sentire meglio. Vi ringrazio di cuore e spero in un'apertura mentale visto che addirittura mi imbarazzo a parlare di sesso.
Dott.ssa Marcella Cannalire
WB1232 Medico di ABCsalute.it
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Gentile ragazza di 20 anni, ho pensato molto alla risposta da darle su un problema che risulta “fuori moda” in questi tempi di estrema libertà (ma lo è veramente?) sessuale. Apprezzo comunque la sua posizione di attesa su una scelta importante e non penso che il suo problema a scegliere abbia a che fare con l’immaturità. Mi sembra che il nodo per lei sia il blocco, il fermarsi e - come ha detto lei - la chiusura. Forse si tratta veramente di aprire e non, prima di tutto, al livello del corpo, ma della mente - come intuisce lei stessa. E per farlo non credo sia utile chiedere aiuto e parlare con la mamma, ma con qualcun altro, aprendo le porte del mondo familiare per uscire nel mondo. Provi a confrontarsi e aprirsi con altri, con le amiche, attraverso libri, film. Naturalmente - se vorrà - anche con uno psicoterapeuta, magari donna… ma senza che diventi troppo una mamma! Per pensare e avvicinarsi alla scoperta, per lei possibile, del sesso. Che non passa necessariamente e soprattutto dai rapporti fisici con il suo ragazzo. C'è una dimensione mentale ed emotiva che apre all'esperienza anche del corpo e crea una disponibilità e una voglia di esplorare positiva e fiduciosa. Per superare gli imbarazzi. Tenga conto che le vicende nelle relazioni tra uomo e donna non sono mai totalmente lineari e che il sesso non è la cosa più semplice e naturale del mondo ed anche necessaria per sentirsi a posto, come gli altri, adeguati ai tempi, come i mass media cercano di farci credere E la via non è nemmeno quella però di idealizzare troppo l'amore o anche il sesso, perché allontana da come vanno le cose in realtà, con limiti, anche imbarazzi (naturali) e sorprese. Occorre trovare un equilibrio. Ognuno il suo. Con i miei migliori auguri di apertura curiosa e condivisa con altri!
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