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Insufficienza cardiaca: cos’è e come si cura

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L’insufficienza cardiaca – o scompenso cardiaco – è un’alterazione complessa del normale funzionamento del muscolo cardiaco in seguito alla quale il cuore non riesce più a soddisfare le esigenze dell’organismo. Di conseguenza, il sistema cardiocircolatorio adotta dei meccanismi di resistenza per affrontare lo scompenso e, se anche questo non basta, si determina un’insufficienza cardiaca cronica, una condizione che interessa l’1-2% della popolazione – specie gli anziani – e resta altamente pericolosa nonostante i numerosi progressi della cardiochirurgia.

 

Lo scompenso cardiaco è il risultato di una serie di disturbi che, nel corso del tempo, ledono l’attività del cuore in modo del tutto asintomatico. Le principali cause dell’insufficienza cardiaca sono:

 

    • Malfunzionamento delle valvole cardiache.
    • Infarti pregressi.
    • Cardiopatie congenite.
    • Coronopatie
    • Ipertensione
    • Diabete

     

    I sintomi dello scompenso cardiaco si manifestano a uno stadio avanzato della malattia, quando il cuore è già stato compromesso dai fattori di rischio:

     

    • Difficoltà a respirare.
    • Ristagno dei liquidi nei polmoni e negli arti con conseguente gonfiore.
    • Diminuzione della minzione diurna e aumento di quella notturna.
    • Perdita di memoria.
    • Astenia
    • Confusione

     

    La cura dell’insufficienza cardiaca dipende dalla gravità della malattia. A un primo stadio, il medico prescrive dei farmaci utili per migliorare la circolazione sanguigna, rimuovere i liquidi in eccesso, prevenire le aritmie e i coaguli di sangue. A questo, si associa l’indicazione di nuove abitudini per migliorare lo stille di vita:

     

    • Limitare il consumo di sale per evitare il ristagno di liquidi e l’ipertensione.
    • Controllare regolarmente il peso corporeo perché un repentino aumento di peso potrebbe indicare un accumulo di liquidi.
    • Misurare la pressione arteriosa.
    • Evitare o azzerare fumo e alcol.
    • Svolgere una costante attività fisica, anche moderata.

     

    In caso di grave scompenso cardiaco, la soluzione è chirurgica. In tal caso, il medico cardiochirurgo valuta se sostituire la valvola cardiaca difettosa o procedere con un trapianto di cuore.
    Per maggiori informazioni, consulta gli editoriali di approfondimento di cardiologia e scrivi ai nostri medici a disposizione nel Forum di cardiologia su ABCsalute.it.


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