Analisi PCA3

Ho sentito che esiste un’analisi di nuova generazione chiamata PCA3 che serve a diagnosticare il cancro alla prostata senza ricorrere alla biopsia. Vorrei saperne di più.

La PCA3 e' un marcatore nuovo per neopalsia prostatica. Esso non sostituisce la biopsia ne il PSA.
Come il PSA esiste un rage di valori dove si associa il sospetto di tumore prostatico. Comunque da verificare con biopsia.
Si puo' associare al PSA per avere due parametri insieme da valutare per decidere se eseguire una biopsia prostatica. Soprattutto si usa in sogetti che sulla base del PSA hanno gia' eseguito una biopsia risultata negativa, per decidere se ripetere una seconda biopsia.
Infatti la biopsia random campiona "a caso" la prostata per verificare se esista una neopalsia. Il fatto che la biopsia sia negativa per tumore non assicura che realmente il paziente non abbia una neopalsia prostatica (e' possibile che la campionatura bioptica a caso non abbia interessato un area con tumore).
In questo senso e' interessante l'introduzione di una nuova metodica, la risonanza magnetica con studio spettroscopico. Questa interessante risonanzaa campiona tutta la prostata dividendola in settori millimetrici, ed in ognuno di essi analizza il metabolismo di alcune sostanze (in particolare la colina) che si comportano differentemente fra tumore e tessuto normale o ipertrofia benigna.
Cosi' ho una mappa di aree sospette per tumroe su cui eseguire una biopsia non random ma anche mirata , con maggiore accuratezza nella risposta diagnostica.

Prof Alessandro Sciarra
Dipartimento Urologia
Universitaì Sapienza di Roma
sciarra.md@libero.it